Parigi-Roubaix 2018, la Trek-Segafredo compatta per Degenkolb: “Non sarebbe giusto cambiare strategia ora”
La Trek-Segafredo è pronta ad affrontare una Parigi-Roubaix 2018 da protagonista. La formazione statunitense, reduce dal meraviglioso secondo posto di Mads Pedersen al Giro delle Fiandre, è pronta a rilanciare la sfida alla Roubaix anche grazie all’esperienza di John Degenkolb, qui vincitore nel 2015, e di Jasper Stuyven, qui quarto l’anno passato e vincitore di un’edizione a livello giovanile nel 2010, così come Pedersen nel 2013.
La prima preoccupazione è quella delle condizioni dei settori in pavé, ancora molto fangosi in occasione della loro ricognizione di giovedì: “Negli ultimi anni, c’era sempre del fango durante le ricognizioni, ma poi in gara le condizioni non sono mai state male – ha esordito Stuyven in conferenza stampa – Penso che non tutti i settori saranno completamente asciutti, ma non sono preoccupato per la situazione di domenica“. Il corridore belga è quindi convinto della forza e della coesione della squadra: “Sono convinto che abbiamo una squadra davvero molto forte. Lo abbiamo dimostrato la scorsa domenica e possiamo farlo ancora alla Parigi-Roubaix”.
Non sono uscito al meglio dal Giro delle Fiandre – aggiunge invece Degenkolb – ma ribadisco che è stata una delle più difficili edizioni che abbiamo fatto negli ultimi anni. Mi sento ancora stanco, perché è stata forse una delle corse più dure che abbia mai corso. Siamo andati sparati fino alla fine e non ci sono stati momenti nel corso della gara durante i quali è andata la fuga e il gruppo ha rallentato. Forse, l’unica volta che mi sono rilassato è stato sul Kanarieberg quando eravamo in testa al gruppo! In ogni caso, dopo un paio di chilometri di ricognizione, mi sono sentito sempre meglio ed è stato bello vedere che il feeling con le pietre era buono. Ora non vedo l’ora che arrivi domenica“.
Il tedesco è l’elemento dal quale ci si aspetta di più in squadra, però non si sente sotto pressione: “Non sento una pressione eccessiva per la Parigi-Roubaix, non è una questione di vita o di morte per me, perché la stagione prosegue dopo la Roubaix. Sarò alla partenza dell’Amstel Gold Race e poi a Francoforte, quindi mi prenderò una bella pausa. È a quel punto che valuteremo l’intera campagna delle Classiche”.
La scheggia impazzita della Trek-Segafredo potrebbe essere, anche alla Roubaix, il 22enne Mads Pedersen: “Alla partenza della Parigi-Roubaix, mi sentirò esattamente nello stesso modo di domenica scorsa. Siamo sempre qui con due capitani, John e Jasper, e il mio ruolo sarà esattamente lo stesso del Fiandre” rassicura, aggiungendo: “Sono ancora giovane, devo ancora imparare molto e abbiamo qui due campioni che che saranno sicuramente al 100% dei leader proprio come nelle ultime gare”.
In ogni caso, non cambia la strategia già elaborata dalla squadra: “La settimana scorsa abbiamo detto che John avrebbe puntato sulla Roubaix, una gara che gli si addice e che ha già vinto, quindi non sarebbe giusto cambiare questa strategia ora” ha concluso Stuyven.
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